La villa romana di San Vincenzino ospita l’omonimo parco e si trova a Cecina. La villa risale al I° ed apparteneva a a Decio Albino Caecina, discendente di un’antica famiglia etrusca di Volterra e praefectus Urbis (prefetto di Roma) nel 414 d.C.
Oltre alla villa, nell’area è anche presente un antiquarium con alcuni reperti rinvenuti negli scavi, ma gli esemplari più importanti si trovano al Museo archeologico della Cinquantina.
Infine troviamo anche un museo nel quale oltre ai resti archeologici rinvenuti negli scavi come statuette, decorazioni e anfore, sono esposti molti strumenti musicali etruschi, greci e romani. Molte sono le rappresentazioni di tali momenti in mosaici, statue, bassorilievi e non solo. Molti strumenti furono usati anche in situazioni di battaglia come segnali per dare precisi ordini ai combattenti.
Nella collezione di san Vincenzino sono inclusi quasi tutti gli strumenti usati in epoca romana e greca. Alcuni strumenti esposti nel museo sono per esempio cithara o cetra, la tibie, la lyra e molti altri ancora. Il suono di questi strumenti è stato campionato e può essere riprodotto anche da un visitatore del museo per mezzo di una pulsantiera designata per tale scopo.